Veneto anche GPL e Metano nei blocchi antismog

Dopo il Piemonte e assieme a Lombardia ed Emilia partono da oggi 1 Ottobre le restrizioni alla circolazione in Veneto, che aggiunge anche GPL e Metano ai blocchi antismog, rispetto agli anni passati. Il blocco durerà fino al 30 Aprile 2026
Come si ricorderà nei mesi passati il Governo ha dato la possibilità alle Regioni di posticipare il “blocco strutturale” alle auto Diesel Euro 5 previsto dall’accordo di Bacino Padano stabilito dalle Regioni stesse (e voluto a suo tempo da Zaia, Maroni, Bonaccini e Chiamparino, vedi la pagina dedicata cliccando qui) a patto che le stesso colpissero i cittadini in altri ambiti per compensare le fantomatiche “emissioni” di particolato dei diesel Euro 5. (Per chi volesse vedere i reali effetti del traffico veicolare e delle altre fonti entropiche sui PM10 si veda questa pagina). Arriveranno a breve nuove entusiasmanti restrizioni sui riscaldamenti civili prevediamo.
Così questo inverno la circolazione dei Diesel Euro 5 (sia di auto che di furgoni e camion) non sarà sanzionabile in Allerta Verde, ma continuerà ad esserlo in Allerta Arancio e Rossa.
Le ordinanze con i divieti spettano però ai comuni, che le stanno stanno emanando. Abbiamo raccolto quelle dei comuni capoluogo delle province venete che si rifanno al medesimo schema che proponiamo qui sotto:

Quali veicoli sono sottoposti ai blocchi
Riassumendo nei comuni degli Agglomerati Verona, Vicenza, Padova, Venezia, Treviso e nella Città di Belluno e Rovigo i blocchi sono i seguenti:
Allerta verde: dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 18.30, esclusi i festivi
- Auto (M) e veicoli commerciali leggeri e pesanti (N): Euro 0-1 benzina, Metano/GPL – benzina/diesel
- Auto (M) e veicoli commerciali leggeri e pesanti (N): Euro 0-4 Diesel
- motocicli con certificato di circolazione rilasciato prima del 1° gennaio 2000 (i.e. Euro 0).
Allerta arancio: tutti i giorni compresi festivi dalle 8.30 alle 18.30
- Auto (M) e veicoli commerciali leggeri e pesanti (N): Euro 0-2 benzina, Metano/GPL – benzina/diesel
- Auto (M): Euro da 0 a 5 diesel
- veicoli commerciali leggeri e pesanti (N): Euro da 0 a 4 diesel a Verona e Treviso, ma Euro da 0 a 5 diesel per Venezia Padova Vicenza Belluno Rovigo
- motocicli con certificato di circolazione rilasciato prima del 1° gennaio 2000 (i.e. Euro 0-1).
Allerta rossa: tutti i giorni compresi festivi dalle 8.30 alle 18.30
- Auto (M) e veicoli commerciali leggeri e pesanti (N): Euro 0-2 benzina, Metano/GPL –benzina/diesel
- Auto (M) e veicoli commerciali leggeri e pesanti (N): Euro 0-5 Diesel
- motocicli con certificato di circolazione rilasciato prima del 1° gennaio 2000 (i.e. Euro 0).
Cosa cambia rispetto agli anni scorsi
Anche se Governo e le Regioni avevano presentato questa misura come migliorativa per i cittadini rispetto al passato in realtà le ordinanze sulla carta aggiungono restrizioni. In particolare i mezzi vetusti su cui sono stati omologati impianti Metano e GPL non godono più delle circolazione deroga. In tutte le ordinanze emanate questa esenzione è sparita, e sono stati inserite fra le alimentazioni soggette a multa per gli Euro 0 , 1 e in allerta Arancio e Rossa Euro 2. Seguono insomma la sorte dei veicoli a Benzina. Attenzione, l’impianto Metano o GPL non salverà nemmeno in caso di impianto su motori diesel per queste categorie
Un altro piccolo elemento peggiorativo si trova riguardo i veicoli commerciali. L’anno scorso Gli Euro 5 Diesel venivano bloccati in allerta rossa ma solamente il mattino, dalle 8.30 alle 12.30, mentre le attuali ordinanze prevedono il blocco tutto il giorno dalle 8.30 alle 18.30.
Deroghe
Le deroghe rimangono per i capoluoghi le stesse degli anni passati (eccetto la sparizione per i veicoli con impianto GPL e Metano sopra menzionati). rimandiamo in linea generale a questa pagina.
Alcuni comuni dell’agglomerato Verona, che hanno già emanato l’Ordinanza, hanno tolto tutte le deroghe per reddito, età o percorsi specifici, e addirittura anche del percorso casa-lavoro come abbiamo potuto consultare su quella di San Giovanni Lupatoto. Vedremo gli altri man mano cosa faranno.
In generale si conferma una piccola ulteriore stretta da parte delle amministrazioni contro la libertà di circolazione dei cittadini. Vedremo se e in che misura i Comuni tradurranno in multe questi ordinanze.