Image
10 Gennaio 2025

Tassa sulla CO2, una rendita parassitaria per Tesla e cinesi

crediti di carbonio

Il regolamento Ue sulle emissioni di anidride carbonica dell’industria automobilistica (la tassa sulla CO2), prevede la commercializzazione dei crediti di carbonio, ovvero l’acquisto da parte dei gruppi con emissioni medie superiori alla soglia fissata di 94 g/km di CO2 di “crediti” ad emettere anidride carbonica dai Gruppi che hanno medie inferiori. Questo evita di dover pagare la multa di 95€ per ogni g/km di CO2 in eccesso sulla soglia di 94.

Trapela in questi giorni un documento della Commissione Ue sulla formazione di meccanismi di “pooling” (compensazione) fra gruppi, che ne vedrebbe 2 già formalizzati:

  • Tesla vendere i propri crediti a Stellantis, Toyota, Ford, Mazda, Subaru
  • Polestar, Smart e Volvo vendere i propri crediti a Mercedes

Sono quindi i marchi esclusivamente elettrici che detengono i crediti di carbonio a vendere ai marchi “tradizionali” per effetto dell’assurda regolamentazione comunitaria.

Gli altri gruppi hanno tempo fino al 5 Febbraio per aderire al “pooling” con Tesla, e fino al 7 Febbraio per quello “cinese” di Polestar-Volvo-Smart – Mercedes. Ricordiamo che Polestar e Volvo sono di proprietà della cinese Geely, così come Smart (al 50% con Daimler) mentre in Mercedes detiene una quota azionaria di tutto rispetto.

Le case automobilistiche “europee”, assieme alle sorelle giapponesi e coreane devono quindi decidere se pagare le multe, ridurre la produzione e vendita in Ue delle termiche, oppure acquistare crediti di carbonio da marchi rivali avvantaggiandoli. E’ questo il meccanismo studiato a Bruxelles per distruggere l’industria automobilistica europea. (ne abbiamo parlato anche qui)

Da queste scelte dipenderà se troveremo auto termiche disponibili nei concessionari quest’anno o se assisteremo a nuovi rialzi dei listini (per compensare gli esborsi per CO2)

Al momento non è dato sapere gruppi come Volkswagen Hyundai e Renault cosa faranno. Molto dipenderà anche dal “Dialogo tra Ue e Industria dell’auto” annunciato dalla presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen guarda caso proprio per Gennaio 2025, dove si deciderà concretamente in che termini verranno conteggiati e scadenzati i pagamenti delle multe.

I valori di emissioni medie di CO2 in Italia

Il 2024 si è chiuso con un dato medio di emissioni di CO2 rilevato da Dataforce in 120,4 g/km sul totale delle auto vendute, le oltre 1,5 milioni di vetture. Per Polestar, Tesla e Leapmotor a quota 0 g/km, vi sono costruttori – tra quelli che beneficeranno dei crediti, singolarmente o in veste di gruppo automobilistico – compresi in un arco che va, ad esempio, dai 100,9 g/km di Volvo ai 178,3 g/km di Subaru. 

tassa sulla CO2
Grafico Emissioni g/km CO2 in Italia nel 2024 per Marchio – Fonte dati Dataforce

Nello specifico, questi alcuni dei valori rilevati in Italia: Toyota – 103,6 g/km; Lancia – 109,4 g/km; Fiat – 114,7 g/km; Jeep – 117,7 g/km; Peugeot – 117,9 g/km; Opel – 120,4 g/km; Mazda – 123 g/km; Citroen – 124,5 g/km; DS 125,8 g/km; Ford – 129,7 g/km; Mercedes – 131,9 g/km; Alfa Romeo – 136,2 g/km

Jean-Philippe Imparato, responsabile di Stellantis nella regione dell’Europa allargata, ha informato che per soddisfare gli standard imposti dall’Unione Europea, la quota di auto elettriche nelle vendite dell’azienda dovrebbe aumentare dall’attuale 12% al 21%. Per ogni punto percentuale in meno ci sarebbe una sanzione di 300 milioni” (Fonte: Club Alfa)

E’ un enorme travaso di miliardi di Euro dalle industrie auto Europee, Giapponesi e Coreane a Tesla e Geely

Autore: Roberto Menego
Image
Image