Revisione auto di 10 anni anni, Adas e Fap nel mirino dell’Ue

Continua l’attacco dell’Unione Europea alla libertà di circolazione dei cittadini, soprattutto delle fasce meno abbienti della popolazione, attraverso la riforma della frequenza della revisione auto di 10 anni, l’introduzione di test degli Adas obbligatori, e la misurazione degli Nox dagli scarichi e la verifica su eventuali manomissioni del Filtro Anti Particolato dei veicoli diesel e di eventuale rimappatura delle centraline.

L’iniziativa firmata dal Commissario per i Trasporti sostenibili e il turismo, Apostolos Tzitzikostas, vuole introdurre ispezioni rafforzate, comprese controlli tecnici periodici per i veicoli elettrici sulla integrità delle batterie e sui sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS), dei quali ricordiamo che 10 sono obbligatori per i veicoli immatricolati dopo il 7 Luglio 2024. (Fonte: Uomini e Trasporti).

Già dal 2024 è stato introdotto il controllo tramite porta OBD dei veicoli ponendo l’attenzione esclusivamente sulla spia motore MIL, e mettendo “nero su bianco” che se rimane accesa la revisione non è superata. Questo in realtà vale anche per le spie dei dispositivi di sicurezza come ABS e Airbag, che se accese al momento della verifica implicano la bocciatura del veicolo.
Inoltre è previsto che la revisione diventi annuale (dai 2 attuali) per le auto più vecchie di 10 anni e metodi avanzati di prova delle emissioni per rilevare i veicoli ad alte emissioni al fine di ridurre l’inquinamento da polveri sottili. La Commissione ha proposto inoltre di introdurre certificati digitali di immatricolazione dei veicoli e di controllo periodico, semplificare la condivisione transfrontaliera dei dati e proteggere i cittadini da attività fraudolente come la manomissione del contachilometri.
Anche il sistema delle sospensioni verrà posto ai raggi X (Fonte: Autopromotec)
Questo si tradurrà in un salasso colossale per gli automobilisti per svariati motivi.
- La frequenza annuale anzichè biannuale comporta un raddoppio di partenza “a parità di controlli”, ma il singolo costo della revisione lieviterà inevitabilmente per l’aumento dei dispositivi controllati (attualmente è 79 € per le auto). Potremmo azzardare quindi almeno il triplo dei costi attuali della sola operazione di revisione per la gran parte del parco circolante italiano, che ricordiamolo, ad oggi è pari mediamente a 13 anni in Italia (Dati UNRAE)
- L’aumento dei dispositivi e delle componenti controllate provocherà un aumento delle spese di officine per la sostituzione di componenti “non più a norma”
- Gli ADAS attualmente resi obbligatori sulle auto nuove soprattutto per le telecamere ed i sensori parcheggio sono soggetti a frequenti starature dovute a banali contatti degli stessi con elementi di vegetazione o agenti atmosferici
- La rimappatura dei FAP per le auto diesel è una soluzione abbastanza comunemente usata dagli automobilisti per ovviare all’inconveniente che la normativa rende obbligatorio l’uso di questi Filtri Antiparticolato nonostante sia universalmente riconosciuto che in molti casi siano questi stessi dispositivi a causare il malfunzionamento delle auto
La proposta della direttiva è stata formulata dalla Commissione Europea il 24 Aprile 2025, e una volta ottenuto il via libera dal Consiglio Europeo e dal Parlamento Europeo entrerà in vigore in tutta l’Unione Europea. Al momento non si segnalano prese di posizioni significative contrarie a questa direttiva e quindi, a meno di qualche gradita novità, verranno approvate senza colpo ferire.
Tralasciamo qui le motivazioni che la commissione invoca a difesa di questo attacco alla mobilità: riduzione dell’inquinamento, diminuzione degli incidenti, maggior sicurezza etc etc. Di scusanti del genere per tutti i nuovi balzelli ed restrizioni nei confronti della libertà di circolazione ne abbiamo sentiti un campionario e francamente già ci è bastato per capire che si tratta di fandonie prive di alcun riscontro serio.
Si veda in proposito il solo punto riguardante il Filtro Anti Particolato, che è continuamento soggetto a intasamento (di quel particolato ed Nox che dovrebbe teoricamente abbattere) e che richiede rigenerazioni periodiche che bruciano e disperdono nell’ambiente quello che precedentemente aveva accumulato. Per chi volesse approfondire legga fra gli altri questo articolo (Clicca qui).