Image
5 Gennaio 2025

Qualità dell’aria e polveri naturali nel Report Arpav 2024

qualità dell'aria

Arpav ha diffuso il suo Report sulla “Qualità dell’aria 2024” che cerca di ricostruire una prima fotografia sintetica dell’inquinamento atmosferico in Veneto durante l’anno appena trascorso. A noi interessa guardare le polveri sottili (PM10) perchè in base a questo parametro vengono stabiliti i Blocchi Antismog alle auto Diesel anche recenti (Euro 5 diesel).

Come sottolinea il rapporto “i valori medi annuali risultano inferiori ai limiti in tutte le centraline della rete, con concentrazioni prevalentemente in linea o in lieve calo rispetto al 2023: per il PM2.5 si tratta in particolare del quarto anno consecutivo di rispetto totale della soglia di legge, mentre per il PM10 questo risultato è oramai consolidato dal 2018” (qui puoi leggere il comunicato Arpav).

Insomma i PM 10 sono un po’ più contenuti degli anni precedenti come si vede anche da questo grafico contenuto nel rapporto sul superamento dei valori limite giornalieri di PM10 (50 µg/m3)

qualità dell'aria

Il box lilla rappresenta l’intervallo in cui cadono la metà dei superamenti registrati, mentre la linea orizzontale nel box rappresenta il valore mediano calcolato e consente un primo confronto tra gli anni. In rosso è inoltre evidenziato il valore limite.

Come si vede il numero di superamenti di 50 µg/m3 è preponderante nell’anno 2020, ovvero l’anno del lockdown, delle restrizioni assurde che hanno portato alla paralisi di Marzo/Aprile delle attività produttive e commerciali e all’azzeramento in quei mesi del traffico, mentre in autunno abbiamo avuto le zone Verdi Arancio, e Rosse che impedivano alla gente di spostarsi nei comuni adiacenti o di andare al ristorante o al cinema. Abbiamo fotografato in questo articolo (clicca qui) gli incredibili valori raggiunti dai PM10 durante il Lockdown di Marzo 2020 nelle centraline del Veneto, con tanto di record assoluto di quella di San Bonifacio (Vr). Anche qui Arpav successivamente ha riconosciuto l’origine naturale delle polveri di quelle settimane (vedi qui)

Altro grafico interessante è quello relativo alla distribuzione nei mesi dell’anno dei superamenti del valore limite giornaliero di PM10

qualità dell'aria

Come sottolinea il rapporto “Si possono osservare dei superamenti nel mese di giugno, atipici per il periodo, legati ad un evento di avvezione di sabbie desertiche”. I fenomeni di accumulo dei pm10 sono tradizionalmente quelli invernali, e la stranezza è appunto trovarne anche in Giugno, e questo viene giustificato dalle polveri sottili naturali trasportate dai deserti.

Le Polveri sottili sono prodotte dall’uomo o naturali?

L’evidenza che il contributo alle polveri sottili della componente naturale sia in realtà preponderante, cominciano ad essere molte, a dispetto della teoria. La stessa teoria che giustifica anacronisticamente il blocco di una auto a diesel Euro 4 o Diesel Euro 5 per far diminuire il livello dei PM10.

qualità dell'aria

ISPRA e ARPAV da poco partecipano ad un progetto che prevede l’utilizzo degli strumenti di Copernicus per il monitoraggio atmosferico (CAMS). Questi strumenti verranno usati per la “misurazione delle polveri desertiche sul territorio nazionale. Infatti, similmente alla maggior parte dei paesi del sud Europa, l’Italia è frequentemente affetta da episodi di trasporto di tali polveri che influiscono sulla qualità dell’aria e si aggiungono al materiale particolato di origine antropica portando, a volte, al superamento dei limiti imposti dalla direttiva europea” (vedi il comunicato Arpav qui).

Potranno mai incolpare gli automobilisti, o i caminetti a legna per le polveri dei deserti africani o asiatici trasportate nelle nostre città? Potranno mai incolpare il Suv Euo 5 Diesel per le polveri da erosione del Monte Baldo che finiscono a Verona?

Vedremo. Di sicuro sappiamo che ogni volta che ci viene imposto di limitare la nostra libertà personale e di movimento in nome delle polveri sottili, ci stanno semplicemente prendendo in giro.

Image
Image