Nei ricorsi il giudice di pace annulla le multe illegali, il prefetto no

Nella guerra fra poteri dello stato in corso, sulle multe da Autovelox (ma anche ZTL, T-Red e altri strumenti di monitoraggio) stiamo osservando che nell’ultimo periodo in genere il Giudice di pace annulla le multe provenienti da strumenti non omologati (tutti), mentre il Prefetto non si adegua alle numerose pronunce della Cassazione sul tema (ultima in Marzo 2025), rigettandole quasi in automatico.
Perchè accade questo?
Perchè i Prefetti, nominati dal Governo, si sono adeguati ad una circolare ministeriale dello scorso 18 Dicembre che ordinava loro di resistere nei ricorsi facendo riferimento ad un PARERE DELLA AVVOCATURA DELLO STATO completamente fuori sintonia dalla Giurisprudenza sul tema (ne abbiamo parlato anche qui).
E’ quindi utile suggerire agli automobilisti di ricorrere dal Giudice di pace per queste multe, anche se ciò comporta un piccolo aggravio nei costi, perchè l’alternativa “gratuita” del ricorso al prefetto porta dritti alla bocciatura (grazie a questo Governo, ndr).
La posizione dell’Avvocatura di Stato e del Ministero è quantomeno anacronistica sul tema se si tiene conto del fatto che in quella circolare è ammesso fra le righe che un ricorso in ultima istanza porterà a quasi certo accoglimento in Cassazione sul tema della mancata omologazione dei dispositivi visti gli orientamenti emersi.
In ballo c’è un bel bottino da spartirsi da parte dei famelici comuni. Sono i proventi delle sanzioni da strumenti automatizzati.

Nel 2024 gli incassi totali dei Comuni provenienti da multe e sanzioni per violazioni delle norme del Codice della Strada hanno superato quota 1,7 miliardi di euro. Un valore che rappresenta un aumento del 10% rispetto al 2023.
Questi dati sono rivelati da una analisi di Facile.it su
I Comuni in vetta a questa (macabra) classifica
“A dominare questa speciale classifica relativa ai Comuni che hanno incassato di più nell’anno da poco concluso c’è Milano, che ha fatto registrare più di 204 milioni di euro di incassi. Subito dietro Milano, però, ecco Roma con 145,8 milioni di euro a prendersi il secondo posto e poi Firenze, terza con 61,6 milioni di euro. Rimangono invece fuori dal podio altre città importanti come Torino, quarta con 61,2 milioni di euro incassati, e Napoli che lo scorso anno ha dichiarato incassi per multe stradali pari a 42,9 milioni di euro. Più indietro, poi, ci sono Genova con 36,7 milioni di euro e Bologna con 27,7 milioni di euro”. Siamo quindi in presenza di una enorme mangiatoia imbandita su una tavola che poggia su gambe molto traballanti, rappresentate da strumenti di misurazione della velocità dichiarati illegali decine di volte dalla Suprema Corte, che ne ha anche confermato i sequestri laddove le procure li hanno disposti.
“Nella top 10, infine, c’è spazio anche per Comuni come Verona, Padova e Palermo. Con un totale complessivo, solo per quanto riguarda i primi 10 di questa speciale classifica, che hanno incassato solo dalle multe stradali quasi 650 milioni di euro di sanzioni, cioè più di un terzo del totale incassato da tutti i comuni italiani.” (Fonte: Automobili10)
I Comuni spengono gli autovelox
Continuare a multare i cittadini con strumenti illegali rende alle casse comunali, ma espone gli amministratori e funzionari a denunce penali da parte di automobilisti e le loro associazioni, ragion per cui nel 2024 diversi comuni hanno deciso di spegnere gli autovelox in attesa che la situazione si chiarisca.
“Nella Provincia di Belluno, i proventi derivanti dalle sanzioni stradali (non solo autovelox) del 2024 sono € 3.247.352 in netta diminuzione del 2023 € 3.500.00 e oltre € 5.000.000 del 2022.
Da giugno 2024 nella Provincia di Belluno quasti tutti i comuni hanno spento i rilevatori elettronici delle velocità , tranne Colle Santa Lucia, Livinallongo del Col di Lana e Cencenighe Agordino e San Tomaso Agordino. Questi ultimi due dopo le denunce ricevute hanno sospeso l’attività sanzionatoria.” (Vedi l’articolo intero su Altvelox)