Multe ZTL annullate e autovelox spenti in Veneto

Oltre 700 multe ZTL annullate in autotutela dal Comune di Rovigo, e molti Autovelox di Belluno e provincia restano spenti (da oltre 8 mesi) in attesa di indicazioni ministeriali sulla omologazione degli stessi.

Quella contro gli Autovelox, e in generale contro l’uso illegittimo degli occhi elettronici ai danni degli automobilisti si sta trasformando in una valanga che rischia di trascinare nel baratro Comuni, funzionari ed amministratori locali.

Andiamo per gradi e capiamo cosa è successo.

Oltre 700 multe ZTL Auto-annullate dal Comune di Rovigo

La notizia è freschissima, anche se i verbali un po’ meno perchè si riferirebbero tutti a infrazioni commesse il 26 Novembre scorso. “​Il Comune di Rovigo, giocando d’anticipo visto i precedenti episodi collegati agli autovelox che hanno fatto emergere possibili malfunzionamenti nella rilevazioni di velocità, ha deciso di annullare in autotutela 700 multe. Tutte le multe erano state elevate il 26 novembre scorso da quattro apparecchi che controllano il rispetto dei varchi della zona Ztl” riporta il Gazzettino (leggi la notizia del 10 Gennaio qui). Il sindaco Valeria Cittadin ha quindi chiesto al Prefetto “l’annullamento di tutte le rilevazioni di quella particolare giornata” prefigurando il malfunzionamento dello strumento (visto anche l’inusitato numero di verbali staccato) evidentemente non omologato (aggiungiamo noi).

Si tratta di una azione da parte di un Comune senza precedenti.

Soprattutto se lo riferiamo alle sanzioni erogate da telecamere adibite ai varchi ZTL (Zona Traffico Limitato), per le quali sussiste l’obbligo in capo alle amministrazioni locali di utilizzo di soli strumenti debitamente omologati (così come è inderogabilmente richiesto per gli autovelox) oltre che alla approvazione dei PGTU (Piano Generale del Traffico Urbano) e del PPTU (Piani particolareggiati del traffico urbano) PETU (Piani esecutivi del traffico urbano) e PUMS (Piano urbano mobilità sostenibile) che ne prevedano l’utilizzo.

Omologazione dei dispositivi di Monitoraggio e approvazione dei Piani del Traffico discendono dal Codice della Strada che è legge e non possono venire elusi con disposizioni di funzionari o regolamenti comunali.

Nel Bellunese gli Autovelox rimangono spenti

Nel contempo diversi sindaci dichiarano ai giornali che gli autovelox nei loro comuni rimangono spenti…. in attesa di disposizioni ministeriali circa la loro omologazione (che non sono mai state emanate, e difficilmente lo saranno a breve). E’ il Caso del Comune di Belluno, gli autovelox sono stati spenti ancora ad Aprile 24 in seguito agli accoglimenti del Giudice di Pace di Belluno dei ricorsi degli automobilisti. “Nel frattempo però il contratto di noleggio degli apparecchi è scaduto e per ora non abbiamo pensato di rinnovarlo. Siamo infatti in attesa delle decisioni del Ministero dei trasporti, chiamato ad approvare le norme per l’omologazione della strumentazione per la misurazione della velocità e poi valuteremo il da farsi”.(vedi le dichiarazioni sul Corriere delle Alpi cliccando qui)

Spenti restano i 4 autovelox della Val di Zoldo, i due di Setteville, mentre a Limana promettono di riattivarne uno a breve.

Mezza provincia o forse più, è al momento paralizzata sulla gestione degli autovelox poichè i Comuni da una parte sono consci di utilizzare strumenti non a norma, a rigore del CdS, ma dall’altra sono strette dai contratti stipulati con le aziende fornitrici degli apparecchi incriminati. Così allo scadere del contratti di noleggiano gli amministratori, se possono, evitano di rinnovarli finchè non avranno qualche garanzia a livello ministeriale.

Denunce e indagini su sindaci e funzionari

Il lato meno raccontato della faccenda, ma che forse spiega in parte alcuni dietrofront dei comuni sugli autovelox e ZTL è la profluvie di denunce che sta arrivando sulle scrivanie di Sindaci, Assessori, Polizie Municipali inerenti l’utilizzo di questa strumentazione. Ne abbiamo parlato anche qui ad esempio per quanto riguarda Verona, ma oramai le cronache ne sono piene, in tutta Italia.

Si veda ad esempio l’ultima denuncia “al Sindaco, Dirigente Ufficio Contenzioso e Polizia Locale del Comune di Vicenza, in capo all’Agente accertatore della Polizia Locale e in capo al Dirigente del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti che ha rilasciato un falso certificato di omologazione che non avrebbe potuto mai emettere in assenza dei Decreti tecnici e attuativi emessi dal Governo” riguardo le Multe per accesso alla ZTL di Vicenza (vedi la denuncia querela dell’Associazione Utenti Strada Altvelox)

L’utilizzo di dispositivi non conformi alla Legge può aprire contenziosi penali per gli amministratori, e interpelli alla Corte dei Conti con eventuali rivalse per danni erariali da parte del dipendente pubblico.

E’ forse l’intervento di alcune procure sulla questione autovelox, con le aperture di fascicoli (come a Francavilla al Mare vedi qui) a spaventare alcuni Comuni, tanto da annullare le multe emesse e tenere spenti gli autovelox?