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16 Novembre 2024

Il Pick-Up è Autocarro, e allora?

Se il Pick-up è Autocarro, posso usarlo quando voglio?

Uno dei dilemmi motoristici più dibattuti dagli hobbysti riguarda i limiti all’uso dei Pick-up. Questo è dovuto ad una normativa intricata e a tratti contraddittoria che è il leit-motiv della legislazione italiana in molti campi.

Il Pick-up è Autocarro

Partiamo dal primo fatto. Il Pick-up viene immatricolato come Autocarro (N1), ovvero “veicoli destinati al trasporto di cose e delle persone addette all’uso o al trasporto delle cose stesse” secondo l’articolo 54 , lettera d) del Codice della strada (codice della strada leggi l’articolo 54), e questo a prima vista sembrerebbe precludere la possibilità di trasportare liberamente le persone sul proprio pick-up fuori da un ambito lavorativo. Gira fra gli operatori del settore una girandola di interpretazioni, dalle più restrittive a quelle più lassiste su questo problema (vedi le info di Automoto cliccando qui)

il Pick-up è autocarro
Foton Tunland G7

Nel 99% dei casi il Pick-up è un Autocarro, ma ci sono state eccezioni: La Mitsubishi è riuscita ad immatricolare una versione del proprio Pick-Up L 200 Cab 2.4 2BFree dal 2014 al 2015 come autovettura (M1) attraverso un artificio tecnico

vedi qui la scheda del Mitsubishi L200 Cab 2BFree

Detto questo tutti gli altri Pick up che incontriamo sono Autocarri. Gli Autocarri hanno una trattamento fiscale particolare perchè sono mezzi rivolti alle aziende solitamente per l’esercizio dell’attività economica. La confusione che regna sovrana intorno ai pick-up – almeno in Italia – deriva in gran parte dalla sovrapposizione delle norme fiscali a quelle proprie della circolazione. La definizione di N1 prevista a livello europeo, non fa alcun riferimento alla natura del trasporto, mentre nel nostro paese il Codice della Strada è stato modificato in funzione delle ragioni fiscali.

Dal momento che gli autocarri pagano una tassa di circolazione ridotta e consentono detraibilità e deducibilità maggiori rispetto alle vettura, il legislatore italiano ha imboccato la via più semplice per limitare i danni, mettendo dei paletti e evitando il diffondersi degli autocarri tra gli automobilisti privati.

Ma andiamo più a fondo nel problema:

L’articolo 82 del codice della strada chiarisce che i veicoli si distinguono in base alla “destinazione” e “all’uso” e che per uso va inteso la destinazione economica del mezzo

Ora nel libretto di circolazione, al momento dell’immatricolazione viene dichiarata la destinazione d’uso del mezzo con una di queste due diciture alla voce J1

  • Autocarro per trasporto di cose uso proprio
  • Autocarro per trasporto di cose – uso di terzi

Solo i veicoli che vengono utilizzati dietro corrispettivo nell’interesse di persone diverse dall’Intestatario della Carta di Circolazione” (esempio furgoni dei corrieri) saranno vincolati nell’uso stesso.

Secondo una interpretazione più precisa è quindi “l’AUTOCARRO REGISTRATO USO DI TERZI’ l’autocarro vittima delle limitazioni d’uso, utilizzo e trasporto.

Questo significa che il conducente di un furgone che lavora regolarmente per un corriere guiderà un AUTOCARRO REGISTRATO USO DI TERZI. Tale conducente traendo profitto dall’utilizzo di quel veicolo, non potrà utilizzarlo per scopi e/o attività personali e non potrà ospitare a bordo categorie di persone estranee alla stessa lavorativa attività. Quindi, a bordo di un “Autocarro Registrato Uso di Terzi”, non solo non ci potranno salire persone non appartenenti all’organico aziendale, ma anche lo stesso conducente dovrà essere in regola per l’utilizzo del veicolo. Suddette restrizioni non sono applicabili “all’Autocarro Registrato Uso Proprio” in quanto tale categoria di registrazione presuppone che l’azienda intestataria di tale veicolo, trasporti le “proprie cose” senza percepire alcun corrispettivo, bensì veicolo aziendale/strumentale guidato in modalità “Uso Proprio”.

La legge inoltre non vieta in alcun modo di acquistare un AUTOCARRO come persona fisica né di svolgere con esso attività personali, ludiche e/o sportive, ma ti obbliga a scegliere una categoria di registrazione.  Potrai quindi come semplice persona fisica trasportare i tuoi passeggeri senza infrangere nessun Codice Della Strada purché tu lo faccia registrare USO PROPRIO”. (leggi tutta l’interpretazione qui).

Il Pick-Up Autocarro immatricolato ad uso proprio può essere usato da privati, artigiani, commercianti anche a fini privati nei giorni festivi così come in quelli feriali senza alcuna limitazione, e trasportando tutte le persone che l’omologazione consente senza badare alla loro connessione “con le cose trasportate”. Via libera ai week-end fuori porta con la famiglia insomma.

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