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11 Marzo 2025

I 26 nuovi Tutor 3.0 sulle Autostrade, ecco dove sono

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Dal 7 Marzo entrano in funzione progressivamente 26 nuovi Tutor 3.0 sulle autostrade italiane, che monitorano (sanzionando) gli sforamenti della velocità media nelle tratte sottoposte, per disposizione del Dipartimento della Sicurezza Stradale del Ministero degli Interni.

Come recita la Nota del Dipartimento questo nuovo sistema “Tutor 3.0” ha ottenuto l’approvazione il 20 Giugno 2024 ed i singoli tratti entreranno in funzione appena completate le attività di taratura e verifica di funzionamento iniziale. Ovviamente non viene menzionata in alcuna riga del documento una qualsiasi riferimento alla omologazione obbligatoria ex articolo 142 comma 6 del Codice della Strada, mancando le direttive ministeriali sui criteri di omologazione.

Le tratte in cui sono posizionati i Tutor

Le tratte interessate riguardano le autostrade A1, A9, A11, A 14, A 27, D18

Come dicevamo più sopra questi sistema Tutor non sono omologati (ovviamente) e quindi le relative multe sono tutte impugnabili (ne abbiamo parlato svariate volte anche qui): va ricordato che anche il sistema Tutor al pari degli Autovelox rientra tra i “dispositivi di monitoraggio” che necessitano della omologazione per rilasciare prova legale dell’infrazione, a rigore delle innumerevoli sentenze della Corte di Cassazione.

Il Ministero degli Interni, ne è ben cosciente, tanto che nella nota informativa a Prefetture e Organi di Polizia Stradale interessati già si preoccupa della gestione degli inevitabili ricorsi: “in relazione alle esigenze di gestione del possibile contenzioso, il Centro Nazionale Accertamento Infrazioni potrà essere interessato al fine di individuare le prassi più efficaci ed economiche nello scambio di atti, nonchè eventuali migliorie o correttivi”.

Col Tutor 3.0 multe anche per un fanale spento?

Il Tutor 3.0 è un sistema di rilevamento di nuova generazione  che consentono alla Polizia di effettuare molti più controlli, oltre quello della velocità media, sui veicoli in transito. Vediamo quali:

  • Monitoraggio della velocità media e istantanea: verifica il rispetto dei limiti di velocità lungo tratte estese.
  • Controllo dei sorpassi dei mezzi pesanti: accerta il rispetto delle regole di sorpasso per i veicoli con peso superiore a quello consentito.
  •  Verifica della massa dei veicoli: grazie a sensori ottici digitali e telecamere avanzate, viene controllato il peso dei mezzi pesanti in transito.
  • Individuazione dei veicoli contromano: un algoritmo di Intelligenza Artificiale e telecamere di nuova generazione permetteranno entro il 2026 di rilevare auto in senso opposto, specialmente nelle gallerie più lunghe di 500 metri.
  • Monitoraggio delle merci pericolose: vengono segnalati i veicoli che trasportano merci pericolose su tratti non consentiti.
  • Rilevazione delle irregolarità nei tachigrafi: il sistema può individuare anomalie nei tempi di guida e riposo dei mezzi pesanti, garantendo maggiore sicurezza per gli autotrasportatori e gli altri utenti della strada.
  • Controllo sull’elusione del pedaggio: una nuova funzione aiuterà la Polizia Stradale a identificare chi tenta di evitare sistematicamente il pagamento delle tariffe autostradali. (Fonte: L’Automobile Aci)

La riforma del Codice della strada voluta dal Ministro Salvini ha introdotto una serie di infrazioni adesso sanzionabili anche da remoto, tramite telecamere di sorveglianza. Queste infrazioni (come abbiamo già ricordato compiutamente qui) riguardano efficienza delle caratteristiche funzionali dei veicoli, (come ad esempio pneumatici, impianto frenante, illuminazione), sagoma e massa limite del veicolo, trasporto di persone o oggetti su Due Ruote.

Ma una disposizione del codice della strada prevede anche che la marcia nella corsia centrale e a sinistra della carreggiata autostradale sia consentita solo in caso di sorpasso, e quindi si può sospettare che il sistema Tutor potrà essere utilizzato per multare anche gli automobilisti che marceranno su queste corsie senza l’esigenza di un sorpasso.

In autostrada (come nelle strade extraurbane) vige l’obbligo di marcia con fari accesi anche di giorno. Basterà la lampadina bruciata di un faro di posizione (magari all’insaputa del guidatore), per vedersi recapitare a casa una raccomandata verde con multa? A breve lo sapremo.

Ancora una volta, la bulimia della pubblica amministrazione sfoga le sue esigenze di fare cassa sul cittadino automobilista

Autore: Roberto Menego
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