Farmacisti subito chiarimenti da Aifa su Farmaci e ritiro patente
Il Sindacato di categoria FarmacieUnite, chiede immediati chiarimenti ad Aifa sul problema “Farmaci e ritiro patente” resa dirompente dalla riforma del nuovo codice della strada entrata in vigore il 14 Dicembre 2024 (Legge. 177, 25 Novembre 2024)
Il Comunicato dei Farmacisti
Le farmacie sono subissate dalle richieste dei loro pazienti riguardo la compatibilità dei farmaci che acquistano con la possibilità di mettersi al volante senza incappare nel reato penale di “guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti” riformata dalla Legge 177 del 25 Novembre 2024 appena ricordata. Questo dubbio dei pazienti automobilisti discende dalla nuova modalità di accertamento prevista dalla Norma, per la quale basterà la rilevazione del principio attivo incriminato (che può rilevare, nei fluidi corporali anche diversi giorni in base alla sensibilità del test adoperato, ne abbiamo parlato qui) con tampone salivare senza più bisogno di dimostrare lo stato di alterazione al momento della guida.
“Con la riforma del Codice della Strada le persone che assumono determinati farmaci guidano su un terreno minato. Questo perché le nuove regole equiparano l’uso di alcuni medicinali alla guida sotto l’effetto di alcol o di sostanze stupefacenti, con sanzioni che arrivano alla sospensione della patente. Ma se le sanzioni sono chiare, ad oggi non è chiaro quali siano esattamente i farmaci che possono essere male interpretati dai test, gli automobilisti sono preoccupati e i farmacisti non sono in grado di fornire risposte esaustive”
Farmacieunite si è dunque rivolta all’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa). “La confusione regna sovrana e a rimetterci sono cittadini che, per l’assunzione di farmaci comunemente prescritti, possono essere considerati alla pari di un criminale – sottolinea il sindacato di categoria – chiediamo che vengano fornite linee guida precise sia per i farmacisti e sia per gli automobilisti. Una guida chiara, accessibile a tutti, per sapere esattamente quali medicinali possono interferire con i test ed evitare di penalizzare ingiustamente tante persone” (Leggi qui il comunicato)
Quali sono i farmaci secondo i farmacisti possono dare esito positivo ai test antidroga salivari? Sono Farmaci comunemente prescritti come ansiolitici, antidepressivi, antiepilettici e antistaminici. Vedremo cosa risponderà Aifa.
Nella Nota di Asugi Trieste veniva chiarito che “le sostanze psicotrope (psicoattive), in grado di determinare effetti negativi sulle capacità di guida, comprendono anche molti farmaci che il paziente potrebbe assumere su prescrizione del medico. Anche se attualmente non è stata indicata formalmente una lista di tali farmaci, questi possono essere rappresentati, a titolo di esempio da: medicinali a base di morfina e sostanze analgesiche oppiacee; medicinali di origine vegetale a base di Cannabis; barbiturici; benzodiazepine” (leggi la nota qui, ed il nostro articolo al riguardo qui). Stiamo parlando di milioni di Italiani.
Le dichiarazioni del Ministro Salvini
Per parte sua il Ministro Salvini, dopo la famosa “se ti droghi lucido si o lucido no, io ti ritiro la patente e tu fino a tre anni la patente non la rivedi più” ha tentato di tranquillizzare gli animi con alcune dichiarazioni riguardo la tachipirina ad esempio:
Ma questo ha suscitato altrettante domande su altri farmaci che le ASL assicurano poter dare esito positivo ai test salivari previsti dalla norma, e che sono regolarmente prescritti dai medici.
“Chi sta usando i farmaci sotto prescrizione medica può tranquillamente guidare. Come faceva l’anno scorso”.
Lo ha ribadito il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, durante una diretta social.
“Ovviamente ci sono farmaci che impediscono di guidare nelle ore successive – ha aggiunto – però esattamente come l’anno scorso chi prende dei farmaci oncologici, chi prende farmaci con dei cannabinoidi, chi ha farmaci con oppiacei, ovviamente con prescrizione medica, può tranquillamente guidare. Abbiamo istituito un tavolo tecnico proprio per andare incontro alle centinaia di migliaia di pazienti che dietro somministrazione medica usano dei farmaci” (Dichiarazione ripresa da Epac)
Ma allora dove sta il problema? La Legge è in vigore da un mese, nella legge non c’è alcuna traccia di ricette mediche a giustificazione di eventuali esiti positivi dei test, e del Tavolo tecnico annunciato si sono sentite solo le dichiarazioni del Ministro ma nessuna indicazione concreta ne è uscita fuori. Nell’incertezza molta gente teme di mettersi alla guida.