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7 Ottobre 2024

Dissensi clamorosi contro l’elettrificazione

Fra ieri e oggi assistiamo a clamorose prese di posizione contro l’elettriche forzata delle auto

Ieri 6 Ottobre l’amministratore delegato di ENI Claudio Descalzi ha definito gli obblighi di elettrificazione insulsi e ridicoli, e per di più imposti da una parte minoritaria in Europa.

“Non voglio essere anti europeo, ma anche la stupidità uccide e ci sta uccidendo perché dobbiamo subirla sulla base di ideologie ridicole che ci vengono dettate da una minoranza dell’Europa, non una maggioranza, e noi dobbiamo continuare a digerirle e chinare il capo morendo lentamente“.

Concessionari Stellantis rimandare l’elettrificazione

Oggi, la clamorosa lettera dei concessionari Stellantis alla presidente della Commissione Ue (Ursula von der Lyen) per chiedere (o quasi implorare) almeno il rinvio dal 2025 al 2027 dei limiti di emissione previsto dalla normativa del Fit for 55 (vedi l’articolo qui per i dettagli): “In qualità di distributori, siamo in contatto quotidiano con clienti finali che spesso rifiutano i Bev a causa di preoccupazioni su prezzo, autonomia e accessibilità. Ciò ci pone in una posizione contraria a quella del produttore che rappresentiamo, che rimane ottimista circa il rispetto di queste severe normative Ue. Tuttavia, dal nostro punto di vista, è chiaro che il settore non è ancora pronto a raggiungere il volume necessario di vendite di veicoli elettrici. Questa crescente divergenza tra obiettivi normativi, prontezza del mercato e aspettative del produttore è motivo di preoccupazione” (vedi l’ansa qui).

Clamorosa perchè è una esplicita sconfessione dell’attrattività delle auto elettriche: non si vendono. E perchè è una sconfessione plateale dell’Amministratore delegato del gruppo Carlos Tavares, che ha recentemente rigettato categoricamente ogni ipotesi di revisione sui limiti delle emissioni come “surreale”, e ribadendo (in barba ai propri concessionari evidentemente) l’adesione totale del gruppo alle politiche “green” in ambito automobilistico.

Lo scontro fra Stellantis ed i propri concessionari si incunea poi nella spaccatura che si è verificata fra i costruttori di auto, con l’uscita di Stellantis da Acea (l’associazione Europea dell’Industria automobilistica), che della revisione delle normative dirigiste Ue in tema di elettrificazione ha fatto una bandiera.

l’11 ottobre Tavares sarà in Commissione Commercio e turismo della Camera per un’audizione che lo vede contrapposto al Governo sulle scelte industriali del gruppo (gli incentivi ritagliati sui modelli Fiat non sono più scontati) ed il 18 Ottobre sciopero unitario (Fiom, Fim, Uilm) dei lavoratori di Stellantis e di tutto il settore automotive.

Il tutto condito dai disastrosi dati di vendita auto in Italia di Agosto (-13,4%) e Settembre (-10,7%) sul 2023.

121.666 immatricolazioni a Settembre 2024 nonostante gli incentivi rottamazione ancora disponibili. Non sono forse dati per per una revisione della rotta come gridano i concessionari Stellantis?

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