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14 Maggio 2025

Dealer Day, Salvini “blocchi diesel Euro 4 e 5 follia”, ma le Regioni li inaspriscono

blocchi diesel euro 4 e 5

Forte presa di posizione ieri al Dealer Day di Verona del Ministro dei Trasporti Salvini, che definisce i blocchi diesel euro 4 e 5 follia, mentre le Regioni dell’ Accordo di Bacino Padano (Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna governate per lo più dal centro destra) confermano l’inasprimento di queste restrizioni a partire dal prossimo 1 Ottobre.

Matteo Salvini ha tuonato contro il, Green Deal e contro i blocchi antismog: “La proposta della Lega, e conto di tutto il governo, sia l’azzeramento, la cancellazione di multe e Green Deal. Chi compra deve poter scegliere. Se solo il 4% degli italiani ha scelto l’auto elettrica è perchè evidentemente c’è un problema economico. Abbiamo milioni di Euro 4 Euro 5 in circolazione, lasciarli a casa, fare ZTL, punire lavoratori lavoratrici artigiani è una follia, quindi conto che questo 2025 anche grazie all’accelerazione imposta da Trump, serva all’Europa per dire fermiamoci altrimenti distruggiamo un intero settore”

Ed inoltre: “Conto che si sveglino dall’incubo che hanno creato a Bruxelles e azzerino modi tempi e obiettivi del Green Deal che è un disastro da tutti i punti di vista”. Fra le altre cose il Ministro ha annunciato l’intenzione del Governo di procedere ad eliminare in più riprese il superbollo.

Le dichiarazioni del Ministro Salvini al Dealer Day di Verona su Green Deal, Blocchi Antismog, Autovelox

Le Regioni confermano: Blocchi Euro 5 diesel da Ottobre

Mentre Salvini tuona contro i blocchi imposti agli automobilisti dalle 4 Regioni dell’accordo di Bacino Padano arriva la conferma che dal 1 Ottobre 2025 si procederà come previsto al blocco dei veicoli diesel Euro 5 anche in allerta verde (ovvero in assenza di sforamenti delle polveri sottili).

La conferma questi giorni arriva anche dal Consiglio Regionale del Piemonte dove durante il question time, in risposta a un’interrogazione dell’esponente dell’Alleanza Verdi Sinistra, Alice Ravinale, la risposta della Giunta Cirio (di Centro destra, ndr) è stata inequivocabile: ” nessuna proroga, il blocco scatterà puntuale. Una doccia fredda per chi sperava in un ulteriore rinvio come accadde nel 2023, quando un intervento del governo aveva congelato il provvedimento a poche settimane dalla sua entrata in vigore. La notizia ha diviso l’opinione pubblica. Da una parte c’è chi applaude al coraggio di una misura impopolare ma necessaria per la salute dei cittadini. Dall’altra, c’è chi denuncia la totale mancanza di pianificazione e l’assenza di alternative reali per chi vive lontano dal centro, lavora su turni o semplicemente non ha i mezzi economici per rottamare l’auto” (Fonte: Giornalelavoce.it)

Le 4 Regioni dell’Accordo di Bacino Padano

Questa misura che si aggiunge ai blocchi dei diesel Euro 4 e precedenti già in vigore nella stagione autunno/invernale in Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna in base all’accordo siglato col Ministero dell’Ambiente nel 2017 (vedi il testo dell’Accordo qui)

Il Green Deal e i Blocchi antismog

Tanto per fare chiarezza occorre precisare che il Green Deal della commissione Ue mira a ridurre l’emissione di Anidride Carbonica (CO2) fino ad azzerarla in numerosi processi produttivi o attività. Con l’imposizione forzata dei motori elettrici a partire dal 2035 e le multe per gli sforamenti delle soglie di emissioni medie per immatricolato imposti alle case produttrici negli anni che vanno da qui al 2035 la Commissione mira a trasformare coattivamente vari ambiti della vita degli europei.

I Blocchi antismog, detti anche ZTL ambientali, imposti dall’Accordo di Bacino Padano e da varie amministrazioni comunali di grandi città (Firenze Roma Napoli o Palermo ad esempio) che colpiscono i veicoli Diesel mirano invece a ridurre le emissioni di particolato , ovvero i cd PM10. I veicoli diesel infatti emettono mediamente meno CO2 dei motori a benzina, in seguito alla condanna da parte della Corte di Giustizia Europea all’Italia per livelli di inquinamento da PM10 ed NOX superiore a livelli fissati dalla normativa.

blocchi diesel euro 4 e 5
Varie dimensioni del particolato

Che cosa hanno in comune questi 2 tipi di provvedimenti? Sono entrambe misure coercitive, imposte al cittadino sulla base di presupposti scientificamente dubbi se non completamente avulsi dalla realtà.

La CO2 non è un inquinante ma una molecola dell’aria indispensabile alla vita, il cui legame con la temperatura terrestre è accanitamente dibattuto fra gli scienziati. Il particolato è composto da corpuscoli sospesi nell’aria, la cui natura come si è visto durante il lockdown del 2020, è principalmente naturale (vedi le rilevazioni dei pm10 durante il lockdown qui)

Cosa succederà ai Blocchi Antismog da qui ad Ottobre?

E’ difficile dirlo, perchè i partiti politici si scambiano le parti fra favorevoli e contrari ai blocchi una volta che dall’opposizione vanno al Governo sia nelle Regioni che a Roma, mentre il cammino burocratico dei blocchi continua col suo iter tracciato nell’Accordo di Bacino Padano. Immaginiamo un qualche tavolo fra Ministero e Regioni che in assenza di una forte contestazione a queste limitazioni da parte degli automobilisti, si limiterà a qualche cambiamento di facciata

Autore: Simone Burri
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