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14 Ottobre 2024

Audizione Tavares, una verità e una bugia

Si è svolta Venerdì 11 Ottobre “l’Audizione Tavares” in Parlamento, nella Commissione attività produttive della Camera e industria del Senato, sulla produzione automobilistica del gruppo Stellantis in Italia.

La deposizione di Carlo Tavares, amministratore Delegato di Stellantis era molto attesa dal mondo politico perchè vede contrapposto il Governo e la politica italiana in generale con la strategia industriale del gruppo ed è stata ovviamente anche l’occasione per molti politici di mettersi in mostra criticando Tavares

L’intervento di Tavares è spaziato su molti aspetti della Strategia industriale del gruppo. Soprattutto nelle risposte ai deputati e senatori ha fatto delle dichiarazioni importanti:

  • il gruppo non lascerà l’Italia e non venderà siti produttivi
  • nessuna intenzione di vendere Maserati
  • Conferma “sibillina” del piano per la Gigafactory di Termoli imerese: “è nei nostri piani, la capacità dipenderà dalla velocità alla quale riusciamo a crescere da un punto di vista delle celle Bev”, “se non volete elettrificare il mercato non c’è bisogno di nessuna gigafabbrica, altrimenti c’è bisogno”
  • ha ribadito lo scoglio sui costi dell’energia, che in Italia sono doppi rispetto alla Spagna.

per chi volesse vedere la deposizione integrale riproponiamo la riproponiamo qui

audizione tavares
Carlo Tavares durante l’Audizione in Commissioni attività produttive. Clicca per vedere l’audizione integrale su Youtube

Parallelamente a lato dell’audizione ha anche dichiarato nell’incontro con i sindacati dei Quadri Fismic, Ugl e Associazione Quadri, di anticipo alla fine del 2025 della produzione della 500 ibrida a Mirafiori prevista per il 2026 (vedi la notizia qui)

Audizione Tavares una verità ed una bugia importante

Cercando di difendersi da varie accuse che piovono sul gruppo per l’evidente strategia di disindustrializzazione messa in atto negli ultimi anni Tavares ha snocciolato due questioni, due elefanti nella stanza della situazione di crisi attuale che suonano uno come verità tabù e l’altra come una comoda bugia.

La prima è che il Regolamento Europeo sull’elettrificazione forzata delle auto, col bando finale alle termiche nel 2035, il Fit for 55 è stato fissato dalla Commissione Europea (con l’assenso di TUTTI i governi), ed è stato votato anche dal Governo Italiano.

 “I regolamenti decisi, che sono alla base della situazione attuale, non sono stati imposti da Stellantis, non è corretto fare una grande insalata. Ci sono stati imposti” ha detto Tavares. Questa banale verità è il tabù della politica italiana che vota l’imposizione forzata delle auto elettriche e poi incolpa il produttore quando i consumatori non la vogliono comprare.

La comoda bugia di Tavares invece riguarda (indovinate un po’) la scusa per la sua richiesta di incentivi pubblici (fare le auto elettriche ma coi soldi di pantalone). Tavares afferma che per vendere le auto elettriche servono gli incentivi di Stato: “non vendiamo auto elettriche in Italia” perché “costano troppo” e quindi servono “notevoli iniezioni di incentivi sennò non ce la facciamo”.

Ma l’esperienza degli ultimi 4 anni dimostra che le auto elettriche non si vendono neanche quando ci sono gli incentivi. Nel 2023 gli incentivi erano disponibili per le elettriche ed ammontavano a 3000€ che diventano 5000€ con la rottamazione. In caso di ISEE sotto i 30.000€ arrivavano a 7500€, eppure le vendite sono rimaste al palo.

Oggi sono disponibili i fondi per le Plug-in che ricevono dai 4000€ (senza rottamazione) via via fino ai 10.000€ (con rottamazione di Euro 2 ed ISEE sotto i 30.000€). Eppure la vendita delle plug-in rimane sotto il 4% del totale.

Sembra evidente che in questo guazzabuglio di scaricabarile l’unica posizione proposta concreta per il rilancio dell’auto è quella fatta da Acea (e dai concessionari Stellantis come abbiamo detto qui), che individua il responsabile e una soluzione: rimandare (ma sarebbe meglio rimuovere) il bando delle auto termiche e l’elettrificazione forzata (vedi il comunicato di Acea qui) ed anticipare la Revisione del Fit for 55

Nel frattempo tutte le sigle sindacali confermano lo sciopero nazionale dei lavoratori Stellantis per il 18 Ottobre.

Sarà interessante vedere quanto sarà l’adesione di dipendenti ed eventualmente anche delle aziende dell’indotto

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