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27 Settembre 2024

Revisione bando termiche 2035, il nodo è quando

revisione bando termiche

In queste ore si susseguono le dichiarazioni di cancellerie e ministri dell’ambiente sulla proposta di anticipo della revisione al bando auto termiche del 2035.

Come si ricorderà, nel Regolamento Europeo Fit for 55 è previsto un passaggio intermedio di verifica delle condizioni reali del mercato e dell’infrastruttura nel 2026, per discutere eventuali aggiustamenti alla meta del bando agli endotermici del 2035.

La proposta italiana di anticipare di un anno al 2025 questa revisione sta spaccando i governi Europei, anche al loro interno.

Ci sarebbe anzi un fronte definito e composto da Romania, Slovacchia, Lettonia, Malta, Cipro, Polonia e Repubblica Ceca, secondo il Ministro delle imprese Urso, favorevole all’anticipo del riesame. Inoltre per il ministro italiano «Berlino e Madrid vogliono mantenere l’obiettivo del 2035 e tuttavia sono disponibili a confrontarsi su come modificare le norme attuali per raggiungere quel target attraverso il sostegno a imprese e famiglie per l’acquisto di una vettura elettrica o climaticamente sostenibile (vedi anche qui).

Revisione bando termiche 2025 o 2026?

La Commissione Europea, invece, per bocca di un suo portavoce ringhia “Che nessuno osi toccare la data del 2026” e i latrati li potete immaginare leggendo il link dell’ansa, qui.

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Cane ringhia come la commissione Ue

Perchè, ci si domanderà, è così dirimente fare questa revisione nel 2025 o nel 2026? Cosa cambia?

Il punto è centrale, ed è questo: per il fit for 55 sono previste delle multe alle case costruttrici che non rispettano gli obiettivi intermedi di riduzione delle emissioni CO2 del venduto, e sono imponenti.

Per il 2025 l’emissione media sul venduto deve essere di 93,6 g/km di CO2. In soldoni già per il 2025 si traduce in multe per ogni auto termica venduta se non saranno contemporaneamente vendute intorno al 20/25% di elettriche, meta ampiamente impossibile per tutti i marchi (eccetto Geely e Tesla) in Italia, e ben lontana anche nel resto d’Europa, visto che quasi nessuno vuole l’elettrico. (vedi il nostro articolo al riguardo qui)

A partire dall’anno prossimo, in assenza di revisione che riduca gli obiettivi sulle emissioni a breve, ci troveremo di fronte a diverse Case automobilistiche, Stellantis Ford e Volkswagen in testa, che preferiranno ridurre pesantemente la disponibilità di vetture termiche per i mercati che hanno bocciato pesantemente l’elettrico, come ad esempio quello italiano,

Il dirigismo della Commissione ha prodotto una situazione che in termine economici si chiama “adverse selection”, la selezione dei peggiori.

Perchè quindi aspettare il 2026? La risposta è semplice, ed è in linea con le politiche Ue degli ultimi anni, all’insegna della coercizione, obblighi e restrizioni: senza revisione le case costruttrici faranno mancare le auto termiche nei concessionari, così gli automobilisti compreranno l’elettrico per forza (pensano, sperano).

2025, l’anno della verità.

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