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11 Settembre 2024

Le multe Ue alle Case automobilistiche

Il dibattito frenetico a cui assistiamo in questi giorni, sulla elettrificazione delle auto nell’Unione Europea, parte dalle multe Ue verso le case automobilistiche.

Da una parte la “tagliola” istituita dalla Commissione Europea si rivela ogni giorno sempre più irrealistica sui limiti delle emissioni delle auto immatricolate in Europa, con il bando finale del 2035 ad ogni vendita di auto termica. Dall’altra una libertà praticamente totale lasciata a cittadini e Case automobilistiche sul combustibile delle auto in gran parte del resto del mondo.

Solo in Giappone, Corea del Sud, Canada e in alcuni Stati degli USA sono previsti bandi simili a quello europeo, ma la quasi totalità del resto del globo lascia libertà di scelta.

La “cura dimagrante” per la mobilità privata dei cittadini ha una scadenza impellente come mostra la tabella qui sotto. Per il 2025 l’Ue prevede obiettivi di riduzione della CO2 che comportano una multa di 95 € a g/km di CO2 in accesso rispetto al valore soglia di 93,6 g/km fissato per le immatricolazioni del 2025. Nessuna casa auto Europea, come si vede, potrebbe rispettare questi valori. Inoltre la soglia è prevista progressivamente più bassa ogni anno che passa.

Le uniche case che rispettano i vincoli della commissione sono la cinese Geely e la Tesla, entrambe orientate sull’elettrico.

Case automobilisticheMedia Emissioni CO2 g/Km gen-giug 2024
Ford125 g/km CO2
Volkswagen123 g/km CO2
Renault-Nissan-Mitsubishi114 g/km CO2
Stellantis113 g/km CO2
Daimler108 g/km CO2
Hyundai108 g/km CO2
BMW106 g/km CO2
Toyota105 g/km CO2
Geely56 g/km CO2
Tesla0 g/km CO2
Media emissioni C02 sull’immatricolato Ue per gruppo automobilistico. Fonte dati Data Force

Le multe Ue porteranno al fallimento molti Gruppi

La revisione degli obiettivi di riduzione di CO2, prevista nel 2026, se non attuata in fretta, vedrebbe il fallimento a breve di tutte le case automobilistiche Europee, e la drastica riduzione del parco circolante dei cittadini dell’Unione.

Non a caso recentemente il Direttore Finanziario di Volkswagen Arno Antlitz ha prospettato il fallimento del Gruppo in meno di un paio d’anni se non cambierà la situazione. La causa è da cercare negli ingenti investimenti nell’elettrico da una parte, e nella richiesta di mercato molto al di sotto delle aspettative dall’altro. (clicca qui per leggere le dichiarazioni di Antliz)

Sono difatti questi due anni, il 2025 e il 2026, che determineranno le colossali multe al gruppo di Wolfsburg da parte dell’Ue per non aver raggiunto gli (opinabili) obiettivi di elettrificazione del venduto.

Non è ovviamente l’unico gruppo automotive con questo problema, come si vede dal grafico in alto. Ford non è messa meglio, Stellantis e Nissan-Renault sono a poca distanza, ma anche per Daimler BMW Hyundai e Toyota il problema si pone a breve giro di posta perche’ la soglia emissiva media di 94 g/Km di CO2 è prevista solo per il 2025. In Italia per intenderci le emissioni medie del venduto secondo Acea a Gennaio 2024 è di 123 g/km

Dal 2026 al 2029 questa soglia viene abbassata ulteriormente a 80 g/km di CO2.

L’importo delle sanzioni è di 95 euro moltiplicati per l’eccesso di g/km di CO2 medio di vendita per il volume delle immatricolazioni. Per i grandi costruttori automobilistici europei parliamo di cifre esorbitanti, capaci di mandare all’aria diversi gruppi. Secondo Leca de Meo Ceo di Renault si tratta complessivamente di 15 miliardi di Euro (vedi le sue dichiarazioni qui)

Obiettivi utopistici della Commissione

Il nodo centrale sembra essere il famoso Regolamento della Commissione “Fit for 55” che fissa degli obiettivi in campo motoristico quanto meno utopistici. Gli automobilisti non acquistano auto elettriche come costruttori e politici avevano ipotizzato al momento di elargire i fondi per sviluppare l’elettrico, ed ora i nodi vengono al pettine.

Fra il 2026 ed il 2027 è prevista una possibile revisione degli obiettivi. Quante case automobilistiche si arriveranno ancora vive?

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