Evitato il Fallimento KTM per il momento, Sì alla ristrutturazione

E’ appena giunta la notizia dall’assemblea dei creditori di KTM AG, il piano di ristrutturazione è stato accettato ed è stato così evitato il Fallimento KTM. Almeno fino al 23 Maggio 2025, giorno in cui KTM AG dovrà depositare al tribunale regionale dell’Alta Austria di Ried Im Innkreis un assegno di 548 milioni di Euro. (vedi la nota ufficiale di Pierer Mobility AG qui)
Oltre 1000 creditori in rappresentanza di 3.847 richieste si sono riuniti presso il tribunale austriaco da questa mattina alle 9.00 ad oltranza fino al primo pomeriggio, quando hanno finito con l’approvare il piano proposto dalla società austriaca. Ricordiamo che la voragine dilapidata la dirigenza di Pierer Mobility è complessivamente pari a quasi 3 miliardi di euro. Il primo scoglio per scongiurare la distruzione definitiva dell’industria motociclistica europea è stato superato, ma è solo una tappa di un lungo percorso.

Cosa prevede il piano di ristrutturazione
Come avevamo già scritto in data 4 Dicembre 2024 (vedi qui) il piano prevede:
- Quota in contanti del 30% dei crediti vantati dai fornitori, pagabile entro il 23 maggio 2025
- Liquidità garantita per 50 milioni di euro per l’avvio della produzione a marzo 2025
KTM AG, una sussidiaria interamente controllata da PIERER Mobility AG, ha presentato domanda di procedura di ristrutturazione giudiziaria con autoamministrazione il 29 novembre 2024. L’obiettivo della procedura era concordare un piano di ristrutturazione con i creditori entro 90 giorni.
Nella riunione odierna del piano di ristrutturazione, i creditori hanno accettato il piano di ristrutturazione presentato da KTM AG. Questo piano prevede che i creditori ricevano una quota in contanti pari al 30% dei loro crediti sotto forma di pagamento una tantum (quota in contanti). Per soddisfare la quota del 30%, KTM AG deve depositare un importo di 548 milioni di euro presso l’amministratore della ristrutturazione entro e non oltre il 23 maggio 2025. A quel punto il Tribunale dovrà confermare il piano che diventerà vincolante.
Alcune settimane fa si è dimesso il Ceo di Pierer Mobility, Stefan Pierer dopo 30 anni di Regno, ed è stato sostituito da Gottfried Neumeister, ma si tratta di un cambio in famiglia per così dire, dato che Stefan resterà in consiglio di amministrazione e affiancherà Neumeister (vedi la notizia delle dimissioni anche qui)

Per consentire un graduale riavvio della produzione a partire da metà marzo 2025, KTM AG riceverà i 50 milioni necessari dagli azionisti di Pierer Mobility AG. Il pieno utilizzo pianificato della capacità delle quattro linee di produzione in funzionamento a turno singolo dovrà essere raggiunto entro tre mesi.
Le difficoltà di KTM avevano portato già a “ridurre significativamente i volumi di produzione” presso la fabbrica di Mattighofen interrompendo la produzione per due mesi, da gennaio a febbraio 2025.
MV Augusta tornata in mani italiane
I licenziamenti in totale sono stati 750 a Dicembre dell’anno scorso dopo il deposito in tribunale del piano di ristrutturazione, ma non è per niente escluso che altri si abbatteranno nei prossimi mesi. C’è da ricordare che anche la crisi nella fabbrica varesina di MV Augusta è collegata al caso KTM perchè entrambi i marchi erano posseduti da Pierer Mobility AG, che in seguito all’insolvenza ha dovuto venderlo a meno di un anno dalla sua acquisizione.
Lo storico costruttore varesino MV Augusta è tornato quindi interamente sotto il controllo del gruppo Art of Mobility della famiglia Sardarov. Un ritorno in mani italiane in un contesto sicuramente difficoltoso e pieno di incertezze che non sembra tarpare le aspirazioni alla sua dirigenza. Gli attuali 219 concessionari diventeranno 270 entro fine anno secondo gli obiettivi del nuovo management. (Fonte: Gazzetta.it)
Festeggiano anche gli sportivi perchè questa notizia significa che il Moto GP, per il momento, è salvo