Polveri alle stelle in Veneto, Blocchi Euro 5 ad oltranza

Continua una situazione di polveri sottili molto alte in Veneto, quindi il bollettino resta Arancio fino a mercoledì 26 Febbraio incluso e si estende a tutto il Veneto coi conseguenti blocchi Euro 5 Diesel in tutte e 7 le città capoluogo ed in tutti i comuni “agglomerato” che hanno emesso l’ordinanza (in totale secondo il nostro computo sono 67 comuni Veneti).
Restano sanzionabili quindi tutti i Diesel Euro 0 -5 e Benzina 0- 2 per le auto, Diesel Euro 0 – 4 e Benzina Euro 0-2 per tutti i veicoli commerciali (N1,N2,N3), e motocicli Euro 0-1 dalle 8.30 alle 18.30. Per consultare le deroghe si vedano le nostre pagine provinciali con la tabella deroghe comune per comune (Verona, Vicenza, Padova, Treviso, Venezia, Belluno, Rovigo)
I valori registrati ieri 23 Febbraio sono altissimi, nella stazione di Giarol Grande a Verona (quella che determina lo stato di allerta per tutti e 15 i comuni dell’Agglomerato Verona) arrivano addirittura a 127 µg/m3, e la cugina di Mandria (PD) 132

Nelle altre Regioni del Bacino Padano rimane l’allerta Arancio anche in Piemonte, in Emilia Romagna il superamento della soglia di legge per il PM10 che inizialmente era stato rilevato solo nelle aree di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara e Bologna, martedì 25 e mercoledì 26 febbraio 2025 si applicano anche nei Comuni PAIR delle province romagnole di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini.
Lombardia isola felice invece, dove rimane l’allerta Verde, non registrandosi sforamenti del limite di 50 µg/m3.

Lo Stato di Allerta PM10 in tutte le Regioni del Bacino padano viene stabilito in base alla rilevazione del giorno precedente del bollettino e alle previsioni sul giorno in corso ed i 2 successivi (vedi questa pagina per approfondire come vengono determinati gli stati di allerta). Vedremo nei prossimi giorni se le previsioni di Arpav si saranno rivelate corrette oppure no. Continuiamo a chiederci perchè i bollettini delle polveri debbano essere emessi in base a previsioni (che sovente si rivelano errate) rispetto a misurazioni oggettive delle concentrazioni sui giorni precedenti.
Gli accumuli di polvere si presume che precipiteranno con l’arrivo di piogge in settimana. Come al solito, sarà quindi il meteo a riportare i valori bassi. Ma se il Veneto non emette i PM10 ma li riceve da fonti fuori Regione e da oltreconfine (come dal deserto del Karakorum oltre il Mar Caspio durante il lockdown del 2020), come possono le restrizioni ad auto e stufe del Veneto ridurre il problema?
( Ascolta al riguardo le parole dell’assessore Veneto Gianpaolo Bottacin in questo servizio di Telearena cliccando qui )