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30 Dicembre 2024

Le lobby del Nuovo Codice della Strada

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Il Ministro Salvini si è avvalso della Consulenza di un folto numero di imprese, enti ed associazioni per redigere le modifiche al Nuovo Codice della Strada contenute nella tanto discussa (ed odiata) Legge 177 del 25 Novembre 2024 da poco entrata in vigore.

La gestazione di questo provvedimento è stata lunga e laboriosa, ed ha coinvolto in fase preparatoria, la partecipazione di una moltitudine di esperti, associazioni, Imprese interessate ed enti pubblici.

Eppure alla sua entrata in vigore sono fioccate subito le denunce delle associazioni dei Medici contro il reato istituito con la riforma dell’art. 187 (vedi i comunicati di SIMG SIAARTI AISD SIPAD SIMG qui).

Tanto da indurre il Ministro Salvini ad un rocambolesco piccolo dietrofront, con la promessa di deroghe per consentire la guida ai malati che assumono farmaci (ne abbiamo parlato qui): il testo della legge non contiene alcuna deroga e ad oggi, come ricorda Asugi di Trieste, al guidatore che abbia assunto alcune categorie di farmaci (compresa la comunissima tachipirina e anche giorni prima di mettersi al volante), il test antidroga della pattuglia della polizia comporterà denuncia penale, sequestro del mezzo e multa fino a 6000€, sospensione della patente fino a 2 anni (vedi l’allarme di Asugi Trieste qui) .

Alcune associazioni di malati che si curano con i cannabinoidi, esasperate dal dover rinunciare all’auto sono arrivate a diffidare il Governo per l’immediata convocazione del tavolo tecnico entro il 20 gennaio per discutere deroghe al nuovo Codice della Strada, pena una class action di tutti i malati per danni fisici e morali (leggi la diffida cliccando qui)

Allora viene da chiedersi: quali Associazioni, Enti , Imprese, ed operatori del settore ha sentito il Ministro prima di formulare il testo del Decreto “Riforma del Nuovo Codice della Strada” poi convertito in Legge il 25 Novembre 2024, e che cosa gli hanno suggerito di scrivere?

Aziende, Enti, Associazioni amiche, Nessun Automobilista convocato

Spulciando fra gli atti parlamentari abbiamo trovato gli “stakeholders” come li chiama il Governo consultati per la redazione del testo di Legge, con i loro suggerimenti. Sono parecchi, ma lo scandalo è stato quello degli assenti: Nessun rappresentante degli automobilisti è nella lista.

Nel disegno di Legge n. 1435 troviamo a pag. 93 (clicca qui per consultare il documento integrale)

Troviamo di tutto e di più, ma non gli attori principali.

Ci sono i produttori di Auto, Stellantis e UNRAE e di Moto e Bici con ANCMA. I Trasportatori, l’associazione della Filiera dell’Industria automobilistica, l’Associazione Amici della Polizia Stradale (ASAPS), almeno 5 associazioni di vittime della strada, Ingegneri, Parcheggiatori, Autoscuole, Assicuratori, l’immancabile CNEL, l’Associazione Guida Sicura, Pedoni, Ciclisti, Aziende di Smart Mobility, Ispettori, Commercianti, l’ANCI ossia l’associazione dei Comuni a cui non manca mai l’appetito come vedremo subito.

Un codice della strada che esclude gli utenti principali, gli automobilisti è uno scandalo a cielo aperto, e produrrà un codice contro la mobilità e contro gli automobilisti.

Infatti riportiamo alcune delle proposte ricevute dal ministro da questi consulenti del Ministro:

  • Rendere obbligatori gli ADAS (i sistemi di assistenza automatica alla guida) anche alle auto usate, ed inserire gli ADAS delle auto nel documento di circolazione ( Proposte da Associazione Guida Sicura e UNRAE)

    Questo consentirà inoltre di sottoporre a revisione obbligatoria gli ADAS dell’auto con conseguenti ingenti spese per la frequente regolazione o sostituzione degli stessi
  • Aumento delle sanzioni per la velocità, estensione dei controlli automatici a distrazione, mancata precedenza e altre violazioni pericolose (proposto ANCI)

    Questo consentirà alle telecamere di sorveglianza sulle strade di essere usate anche per questi tipi di infrazione incrementando a dismisura le multe emesse a favore dei comuni
  • Rendere obbligatorio l’installazione ed uso dell’Alcol-lock per chi è stato sanzionato per guida sotto effetto di alcool (proposto UNRAE e Associazione Lorenzo Guarnieri)

    Inutile sottolineare l’ingente costo dell’installazione di questi dispositivi (1300€ circa), è a carico dell’automobilista e che finirà nelle tasche dei produttori (UNRAE) che lo hanno proposto a Salvini
  • Accertamenti antidroga più rapidi sul fluido salivare anzichè sulla mucosa del cavo orale, aumento della dotazione di etilometri (proposto da ASAPS)

    Gli Agenti di pubblica sicurezza vogliono compiere gli accertamenti antidroga con rapidità, senza medici fra i piedi, e senza dover star lì a dover stabilire: lucido sì o lucido no, droga o farmaco. Un test salivare e via.
  • Consentire la previsione di ZTL per esclusive finalità di tutela ambientale, inserendo tra i veicoli esentati quelli ad idrogeno (proposto da ANCI)

    Le ZTL ambientali sono categorie di zone a traffico limitato che comprendono sia le ZTL classiche che già conosciamo (interdizione di una zona del centro cittadino a tutti i veicoli) che le Low Emission Zones (LEZ) ovvero i blocchi antismog indirizzati contro alcune classi ambientali di veicoli. In sostanza i Comuni vogliono che i blocchi antismog attuali si dotino del sistema di telecamere adottato nelle ZTL classiche
  • Favorire i controlli automatici della velocità diffondendo il nuovo sistema ISA (Inteligent Speed Adaption) rendendolo obbligatorio per l’accesso in aree urbane selezionate, e ridurre i limiti di velocità in ambito urbano (proposta da Associazione Lorenzo Guarnieri)

    L’Intelligent Speed Assistance (ISA) è un ADAS che consente ai veicoli di limitare automaticamente la velocità di marcia. La telecamera sulla parte anteriore dell’auto e collegata a un GPS imposta i limiti di velocità in base alla segnaletica riconosciuta dalla videocamera. La sua adozione solleva però problematiche di rischio ad esempio in fase di sorpasso, o comunque quando un imprevisto impone una manovra contraria alla segnaletica al fine di evitare un incidente

I Lupi famelici

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I lupi famelici si avventano contro l’automobilista

Alcune di queste proposte sono state recepite direttamente nella Legge 177, altre invece, come chiarisce il Disegno di Legge n. 1435 verranno attuate mediante fonti secondarie, come i regolamenti di esecuzione o decreti attuativi. Come si vede si tratta di una offensiva senza pari contro l’automobilista da parte di vere e proprie Lobby che mirano da una parte ad attaccare il diritto alla mobilità dei cittadini (in special modo le proposte dell’Anci e dell’Associazione amici della Polizia Stradale assolvono a questo compito) togliendo con disinvoltura la patente ad una marea di situazioni o vietando la circolazione ad una moltitudine di veicoli. Dall’altro rendendo costosissimo l’utilizzo dell’auto, imponendo gli ADAS, aumentando le multe e gli strumenti di controllo in grado di rilevare una marea di infrazioni anche all’interno dell’abitacolo dell’auto (ed in questo UNRAE e ANCI e associazioni vittime della strada operano in strabiliante sinergia).

In questo nuovo codice della strada riformato pubblico e privato, in armoniosa alleanza, si avventano come un branco di lupi famelici contro l’automobilista per vietare, proibire, imporre una nuova mobilità servile e telecomandata.

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Colpiscono l’automobilista perchè l’automobilista è libero ed indipendente

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