Revoca della patente col brufen nel Nuovo Codice della Strada
Mettersi alla guida 2 giorni dopo l’assunzione di un farmaco, e ottenere la Revoca della patente col Brufen.
Questo scenario da incubo diventerà presto realtà grazie al Nuovo Codice della Strada approvato dal Parlamento, il 20 Novembre in via definitiva dal Senato, appena il testo passati i canonici 15 giorni verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Potrebbe trattarsi del più grande attacco alla mobilità mai orchestrato dal Ministero dei Trasporti, che mira a togliere la patente nel giro di pochi anni a milioni di cittadini, se non interverranno correttivi pesanti a questa nuova Legge dello Stato.
Ruolo del test nella Revoca della Patente
Se prima era necessario verificare lo stato di alterazione psicofisica del conducente, adesso non lo sarà più: per la revoca della patente sarà sufficiente un test salivare positivo.
Secondo il nuovo codice della strada, approvato mercoledì 20 novembre in Senato, basterà essere positivi a un test per le sostanze stupefacenti per incorrere nella revoca della patente, che si potrà riacquisire dopo tre anni.
L’articolo 187 del codice della strada, prima della modifica, prevedeva che la revoca avrebbe riguardato una «guida in stato di alterazione psicofisica per uso di sostanza stupefacenti», la dicitura attuale elimina il riferimento allo «stato di alterazione psicofisica» lasciando soltanto quello all’uso delle sostanze. Le implicazioni, dunque, riguardano le modalità di accertamento.
Ci sono molti farmaci che fanno risultare positivi al test antidroga.
Le sostanze più frequentemente ricercate nei test antidroga sono:
- Alcol
- Amfetamine
- Barbiturici
- Benzodiazepine
- Cocaina
- Marijuana
- Oppioidi naturali e semisintetici
- Fenciclidina
Possono essere utilizzati campioni di urine, sangue, aria espirata, saliva, sudore o capelli. Il test sulle urine è il più diffuso, perché non è invasivo, è veloce e in grado di rilevare qualitativamente una vasta gamma di sostanze. La finestra di rilevamento dipende dalla frequenza e dalla quantità di assunzione della sostanza, ma è di circa 1-4 giorni per la maggior parte di esse. Poiché i metaboliti dei cannabinoidi restano evidenti a lungo, le analisi delle urine per la marijuana restano positive più a lungo dopo la sospensione. L’analisi del sangue può essere usata per quantificare i livelli di alcune sostanze, ma è praticata meno spesso perché è invasiva e la finestra di rilevamento per molte sostanze è molto più breve, spesso solo di alcune ore. L’analisi dei capelli non è così ampiamente diffusa, ma offre la più ampia finestra di rilevamento, ≥ 100 giorni per alcune sostanze.
La validità del test dipende dal tipo di test effettuato. I test di screening sono in genere test qualitativi rapidi di tipo immunochimico delle urine. Tali test di screening sono associati a un certo numero di risultati falsi positivi e falsi negativi e non rilevano gli oppioidi meperidina e fentanil. Inoltre, la dietilamide dell’acido lisergico (LSD), l’acido gamma idrossibutirrico, la mescalina e gli idrocarburi inalati non vengono rilevati sui test facilmente reperibili. I test di conferma, che possono richiedere diverse ore, in genere utilizzano la gas cromatografia o la spettroscopia di massa.
Ciò significa che anche diversi giorni dopo l’assunzione di una sostanza alterante si risulterà positivi al test, ed in condizioni psico fisiche completamente normali.
Positività da Farmaci
I falsi positivi possono derivare da assunzione di farmaci prescritti e da banco e dal consumo di alcuni alimenti. I semi di papavero possono produrre risultati falsi positivi per gli oppiacei. La pseudoefedrina, gli antidepressivi triciclici, e la quetiapina possono produrre risultati falsi positivi per le anfetamine, e l’ibuprofene può produrre risultati falsi positivi per la marijuana. Con il test della cocaina, che rileva la benzoilecgonina, il metabolita primario, le altre sostanze non causano risultati falsi positivi. (Fonte: mds manuals clicca qui)
La strage di patenti che si annuncia dipenderà molto anche dalle indicazioni operative che riceveranno le pattuglie riguardo il tipo di test da eseguire agli automobilisti. Per questi aspetti provvederanno le indicazioni attuative del ministero o circolari interne delle forze di polizia.
Il testo della legge è stato approvato col parere contrario di molti esperti del settore e di vari legali che sottolineano l’incostituzionalità di molti aspetti della Norma (vedi il parere di un avvocato al riguardo qui)
Il Ministro Salvini fa spallucce perchè sa che nell’ordinamento italiano l’incostituzionalità deve essere pronunciata dalla Corte Costituzionale dopo la sollevazione del caso in un Tribunale. Campa Cavallo, nel frattempo passeranno anni.