Incendi di Mercedes elettriche, la Corea impone certificazioni

Continuano a verificarsi incendi di Mercedes elettriche, in particolare del modello EQA, un Suv compatto venduto con listino dai 56.000 ai 67000 € in Italia. L’ultimo di cui si è sparsa la notizia riguarda una famiglia di Spratton, Narthamptonshire in Inghilterra ed è occorso il 30 Settembre. L’auto ha ha preso fuoco da sola in giardino ed a detta dei proprietari non si stava ricaricando. (vedi la notizia qui). Si tratta di uno dei numerosi casi di autocombustione.
L’auto prende fuoco autonomamente senza che nessun intervento esterno ne provochi l’innesco. Questo tipo di autocombustione trae origine sempre dalle batterie del mezzo, ed è molto difficile da spegnere, necessitando l’intervento dei vigili del fuoco con svariate autobotti. Il proprietario del veicolo distrutto si è rifiutato di accettare la vettura sostitutiva proposta da Mercedes, non volendo mai più utilizzare un veicolo del marchio tedesco.
Nella foto in alto i resti della Mercedes carbonizzata che, secondo i vigili del fuoco, ha seriamente rischiato di incendiare anche la casa dei proprietari.
Incendi di Mercedes elettriche EQA in Corea: i provvedimenti
Questo episodio fa seguito, a due mesi di distanza, al megaincendio del centro commerciale di Incheon, una cittadina della Core del Sud. Anche qui si è trattato di una autocombustione di una Mercedes EQA parcheggiata in un parcheggio sotterraneo. Si sono poi estese in lungo e in largo, distruggendo non meno di 880 autoveicoli anch’essi parcheggiati e un gran numero di appartamenti. Con il corollario di centinaia di famiglie costrette a evacuare e trovare alloggiamenti di fortuna. (vedi la notizia anche qui)
Qui sotto è possibile vedere il video dell’incendio ripreso dalle telecamere del centro commerciale
In seguito allo scalpore destato nell’opinione pubblica il Governo Coreano ha deciso di imporre a carico dei costruttori di auto elettriche l’obbligo di rivelare le caratteristiche relative alle batterie di ogni veicolo green venduto all’interno del territorio nazionale. Si tratta quindi di un semplice obbligo di trasparenza, cui peraltro altri marchi come Hiunday Kia già adempivano volontariamente.
Resta per il momento congelata la proposta iniziale del Governo di proibire l’accesso ai parcheggi sotterranei alle Vetture elettriche con carica superiore all’80%: gli esperti infatti non sono d’accordo sul fatto che il livello di carica della batteria favorisca o meno il fenomeno dell’autocombustione di questi mezzi.
I costruttori di batterie per auto elettriche stanno studiando il caso Coreano perchè potrebbe fare da apripista per provvedimenti simili di altri Governi, dato che il fenomeno dell’autocombustione sembra diffondersi insieme ad una certa preoccupazione della popolazione.
Le aziende che producono le batterie par auto elettriche presenti in Corea sono la Catl, alle cui spalle si propongono la sudcoreana LG Energy Solution e la connazionale Byd di Shenzhen. Ai piedi del podio si ferma invece il primo brand giapponese, Panasonic, tallonata dalla SK Innovation e da Samsung SDI
Quanti litri servono per spegnere una Tesla
Gli incendi che coinvolgono le batterie agli ioni di litio devono essere spenti il prima possibile , poiché si diffondono molto rapidamente. Se non viene fermato in tempo, è molto probabile che il veicolo possa andare a fuoco per molte ore.
Negli Usa i report dei pompieri impegnati su una Tesla Model 3 riportano che “L’incendio è stato spento con circa 23.000 litri d’acqua , mentre le celle della batteria continuavano a bruciare”, ovvero quasi 10 volte l’occorrente per un’auto a benzina. (vedi i report dei pompieri qui)
Per spegnere gli incendi del Tir Semi Tesla elettrico sono serviti 200.000 litri di acqua, ovvero 10 autobotti dei vigili del fuoco (vedi l’articolo qui)
In Olanda, paese fra i leader nella vendita di auto BEV, i pompieri hanno acquistato dei container di spegnimento dove immergono letteralmente le auto elettriche che stanno bruciando in modo che la batteria possa essere scaricata. Se ciò non accade, c’è la possibilità che il veicolo bruci di nuovo