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7 Ottobre 2024

Previsioni in calo per i Veicoli elettrici

Calo per i veicoli elettrici

Le contrazione delle vendite di auto “a pile” nel 2024 costringe anche i Centri Studi a previsioni in calo per i veicoli elettrici immatricolati.

Ce lo segnala Autovista24, uno dei think tank di punta del settore automotive in Europa (vedi qui l’articolo).

Questa situazione è figlia di due processsi distinti: calo dell’immatricolato complessivo e refrattarietà al passaggio all’elettrico.

Dopo le interruzioni delle catene di fornitura seguite ai Lockdown imposti dai Governi e restrizioni varie del biennio 2020 e 2021, non è stata recuperato il volume di vendita pre-2020 (che era di 19 milioni annui fra auto e furgoni). Impiegherà almeno un altro decennio per tornare ai livelli del 2019, come si vede da questa previsione di EV Volumes:

Previsione vendita auto e veicoli commerciali leggeri in Europa dal 2015 al 2035

Inoltre il passaggio dai motori termici a quelli elettrici non si sta verificando con le percentuali che si erano ipotizzate negli anni scorsi. Vediamo il perchè.

Calo per i Veicoli elettrici duro da prevedere

Il mercato europeo dei veicoli elettrici , composto da veicoli elettrici a batteria (BEV) e ibridi plug-in (PHEV), ha subito un rallentamento significativo. Dopo l’aumento delle consegne del 17,4% nel 2023, con 3,15 milioni di nuove unità immesse sulle strade in tutto il continente, negli ultimi 12 mesi. La Germania ha posto fine a tutti i sussidi l’anno scorso mentre la Francia ha ridotto il numero di modelli ammissibili al sostegno con denaro pubblico. Perfino la Norvegia ha tolto l’esenzione IVA per i veicoli elettrici.

In Italia come sappiamo, gli incentivi incentivi riservati ai BEV sono stati completamente esauriti nel giro di un giorno, mentre quelli per le PHEV nonostante siano sempre stati disponibili non riescono a rilanciarne la vendita. Altri paesi come Spagna e Polonia stanno pensando di aumentare questi sussidi.

Per vedere la situazione completa degli incentivi in Ue alle elettriche consultate il nostro articolo qui

I Dazi sulle auto cinesi, invece non stanno avendo particolari ripercussioni al momento, visto che la gran parte dei costruttori non ha aumentato il prezzo in attesa del 4 Novembre, quando entreranno in vigore le aliquote definitive dell’Ue.

In arrivo il declino dei veicoli elettrici

Considerando queste tendenze di mercato e tariffe, EV Volumes prevede che le vendite di veicoli elettrici europei diminuiranno del 2,5% anno su anno nel 2024. Ciò equivale a 3,07 milioni di unità consegnate.

Questo dato ammonterebbe al 20,4% di tutte le vendite di veicoli leggeri (ossia auto + furgoni). Inferiore al 21,4% del 2023 e persino al 20,7% raggiunto nel 2022.

C’è un rischio elevato che la quota di EV non superi nemmeno il 20% quest’anno. Si prevede che i volumi di BEV diminuiranno del 3,5% anno su anno, con la tecnologia che rappresenta il 67,8% di tutte le consegne di EV.

Volumi in calo nelle previsioni

Per il momento EV Volumes rivede al ribasso le stime di vendita delle elettriche per il 2024 e prevede inoltre che registreranno quote di mercato leggermente inferiori negli anni a venire rispetto alle precedenti previsioni. Ciò segue la riduzione o il ritiro completo degli incentivi, poiché i governi devono fare i conti con elevati livelli di debito. Parallelamente, sempre più paesi stanno respingendo il mandato UE sulle emissioni zero per il 2035.

Rispetto alla previsione precedente, si prevede che la quota di mercato europea dei BEV e dei PHEV raggiungerà il 24,2% nel 2025 (era il 25,9%), il 61,1% nel 2030 (era il 62,3%) e il 93,4% nel 2035 (era il 94,1%).

Le previsioni per il 2035 includono una certa tolleranza per le interpretazioni temporali del mandato sui veicoli a zero emissioni. Consente inoltre esenzioni per i veicoli con motore a combustione interna che potrebbero essere considerati non idonei per l’elettrificazione completa.

Tuttavia, EV Volumes prevede un ritorno alla crescita delle immatricolazioni il prossimo anno, con EV che dovrebbero guadagnare una quota del 24,2%. Ciò è dovuto al lancio di nuovi EV e all’implementazione di obiettivi di emissione di CO2 più ambiziosi per le nuove auto e furgoni nell’UE, fissati a 93,6 g/km per il 2025-2029.

Furgoni elettrici senza acquirenti

Il divario di prezzi fra furgoni elettrici e corrispondenti diesel rimane troppo elevato.

Le case madri sperano che nuovi prodotti chiave come Ford Transit, Renault Trafic e VW Transporter BEV aiuteranno il mercato. Così come le versioni aggiornate dei furgoni elettrici piccoli, medi e grandi offerti dai marchi Stellantis Fiat, Peugeot, Citroen e Opel/Vauxhall.

In Italia però, dopo 2 anni col segmento occupato da Berlingo/Doblò/Combo/Partner completamente riservato alla sola motorizzazione elettrica non lascia ben sperare: le aziende hanno rinunciato all’acquisto del mezzo nuovo piuttosto che rinunciare ai diesel.

EV Volumes prevede ora che la quota di veicoli elettrici nel mercato dei veicoli commerciali leggeri diminuirà dal 7,5% nel 2023 al 6,6% nel 2024. A ciò seguirà un aumento al 9,8% nel 2025 e al 51,6% nel 2030. A lungo termine, il mandato ZEV del 2035 accelererà ulteriormente la transizione verso i veicoli commerciali leggeri puramente elettrici.

La previsione presuppone che tutti i mercati dell’Europa occidentale e centrale seguiranno la direttiva Ue. Pertanto, è poco realistico che le Zero emissioni raggiungano il 100% nel 2035, ma EV Volumes prevede una quota del 92,6%, rispetto al 93,5% delle autovetture.

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