2025 vendita delle elettriche, troppo poche in Ue
La vendita delle elettriche trainata dalla Cina torna a salire ad Ottobre 2024 rispetto Ottobre dello scorso anno. L’immatricolato delle auto elettriche a livello mondiale segna un +35% per Ottobre, frutto della media ponderata fra il +54% della Cina, il +11,4% degli Usa e Canada, dello +0,8% dell’Ue. I dati sono forniti dalla società di ricerca Rho Motion che però, va rimarcato, considera in questi dati tutti i veicoli “EV” ossia le elettriche pure (BEV) insieme alle Plug-in (PHEV). (vedi la notizia qui)
Vendite delle elettriche nel Mondo
Dei 1,72 milioni di veicoli venduti in tutto il mondo nel mese di ottobre, quelli targati in Cina hanno raggiunto il record di 1,2 milioni di veicoli, mentre negli Stati Uniti più Canada le vendite di Ev sono stati 160.000. In Europa hanno raggiunto la cofra di 260.000, con un leggero aumento rispetto all’anno passato, ma con un calo del 14% rispetto a settembre. Nel resto del mondo, le vendite sono aumentate del 10,9%.
Previsto un crollo nel 2025 in Ue
Guardando questi dati asetticamente si comprende come la “corsa” all’elettrico sembri interessare quasi esclusivamente gli automobilisti cinesi.
L’associazione dei costruttori europei (ACEA), appoggiandosi ai nuovi dati di S&P Global, lancia il grido d’allarme sulle prospettive del 2025 poichè le ultime tendenze in Ue in ribasso (trainate da un piccolo crollo tedesco sulle auto a pile) fanno ridurre drasticamente le previsioni per la quota di BEV e PHEV nel 2025 dal 27% al 21%. La richiesta di ACEA è di procedere immediatamente alla revisione delle emissioni medie previste per il triennio 2025-2027 nel Regolamento Ue Fit for 55 (clicca qui per leggere l’appello di Acea)
Questo dato, qualora si concretizzasse avrebbe conseguenze dolorose sull’intero comparto, per le pesantissime multe previste dal Regolamento Ue sulle emissioni di CO2 dell’immatricolato. Il rischio molto concreto è quello di assistere a Case costruttrici obbligate a ridurre l’offerta di auto termiche per mantenere un assurdo limite medio di emissioni di CO2.
Il regolamento, come abbiamo ricordato in un altro articolo (vedi qui), impone un mix di vendita tra termico ed elettrico per il 2025 che raggiunga una media di emissioni pari mediamente a 94,6 g/km di CO2 di ogni veicolo immatricolato. Pena una multa di 95€ per ogni g/km di CO2 in eccesso sul venduto. Mediamente i vari Marchi dovrebbero targare il 25% di auto EV per non ricevere le sanzioni.
In Italia, come già detto, questo limite è del tutto irrealistico visto che le auto elettriche viaggiano sotto il 4% delle vendite, e le Phev addirittura meno.
Mercato dell’usato elettrico inesistente in Italia
Un recente studio condotto da AutoProff, la piattaforma di AutoScout24 dedicata ai professionisti del settore, ha rivelato una scarsa domanda interna di veicoli elettrici. Nei primi dieci mesi del 2024, oltre l’80% delle vetture elettriche usate vendute dai rivenditori italiani è stato acquistato da operatori esteri, principalmente del Nord Europa, dove si spuntano prezzi migliori (vedi qui). L’Olanda in particolare è stata la destinazione più gettonata.
Visto che il mercato dell’elettrico, nuovo ed usato, è molto più sviluppato nei paesi con reddito pro capite più elevato, ( occorre un reddito medio superiore ai 32000€ per trovare quote elettrico di mercato pari al 30% secondo uno studio Acea) l’Italia non vedrà quote significative di veicoli a batteria con un reddito medio netto a lavoratore di 13.000€, almeno per un bel po’ di tempo.
La prospettiva di un peggioramento significativo delle condizioni economiche dell’Europa e dell’Italia per la veloce disindustrializzazione a cui stiamo assistendo in questi mesi, non induce a pensare che il reddito medio netto degli italiani crescerà nel 2025 e 2026.
Rimane la domanda sulla capacità della Commissione Europea di ritornare sui suoi passi rispetto ad una strategia della mobilità completamente fuori sintonia col mercato