L’elettromobile e il motore endotermico
L’auto elettrica, chiamata anche elettromobile ai primi del ‘900, è nata prima delle auto a motore endotermico.
I primi esperimenti del 1830 portarono alle prime autovetture dotate di batterie chimiche simili a quelle che usiamo ancora oggi per le radio portatili, ma capaci di fornire energia in quantità maggiore.
Il primo a costruire un’auto elettrica fu lo scozzese Robert Anderson tra il 1830 e il 1840, usando batterie che andavano sostituite una volta esaurite (la comodità… non era ancora un pregio così assillante). Poi, a partire dal 1880, l’efficienza e la durata delle batterie furono migliorate e vennero prodotte e vendute per alcuni decenni ma non poterono competere decenni, finché, verso la fine di quel secolo, non arrivò un tipo di automobile superiore: quella alimentata a gasolio o benzina.
Tre tedeschi inventarono il motore a quattro tempi a partire dal 1861. Nikolaus Otto realizzò il primo motore endotermico, Gottlieb Daimler lo adattò per alloggiarlo su un’automobile che potesse percorrere le strade e Rudolph Diesel inventò la versione modificata di quel motore, alimentata a gasolio e non a benzina.
Il declino dell’elettromobile
All’inizio del 900, dopo qualche decennio di vendita sia di modelli elettrici che a combustione interna, le auto a benzina e gasolio soppiantarono gli “elettromobili”. (vedi qui nel dettaglio)
Quali furono i pregi che decretarono la vittoria della nuova tecnologia endotermica su quella più vecchia del motore elettrico?
Essenzialmente gli stessi che trattengono oggi molti automobilisti dall’acquistare le BEV:
- la poca autonomia (i primi modelli avevano solo 50 km, poi rapidamente migliorati fino a ben oltre il centinaio)
- l’eccessivo peso delle batterie
- il costo dell’elettricità
- gli incendi delle batterie
L’ennesimo tonfo delle vendite delle “elettromobili moderne” (agosto 2024 -44% vedi i dati qui) ha portato l’Acea (associazione costruttori europei) a chiedere una revisione sulla road map dell’Ue per il bando alle auto termiche.
Come si vede l’auto elettrica non è una innovazione rispetto al motore endotermico, ma è anzi una tecnologia più vecchia che è stata accantonata dal mercato nei primi del 900 e rispolverata oggi dai Governi. La Commissione Ue vuole imporre legislativamente l’auto elettrica per diminuire le emissioni (globali) di CO2.